Domenica 30 Luglio 2000 Decolliamo da Modena alle 05.30 locali, limite delle effemeridi, e saliamo fino a livello 110 in attesa di vedere l'alba alle nostre spalle in un cielo limpido. Alfredo ai comandi, Michele alla navigazione e fonia. Ad ogni tratta ci si alternerà alle funzioni. Sorvolando la Liguria, dopo Albenga, Maria riconosce con emozione il monte Saccarello che la riporta ai ricordi delle escursioni fatte da bambina. Dopo Saint Tropez e Tolone, il controllo di Marsiglia ci dà un diretto per Gerona dove atterriamo alle 8.28 ora locale -il mare nel Golfo del Leone è agitato- Chiediamo subito il rifornimento per evitare che il calore del giorno produca vapore nei serbatoi. Questa tecnica la useremo durante tutto il viaggio. Durante il volo, con tempi precisi e l'aiuto della sveglia, utilizziamo i due serbatoi. La massima differenza che troveremo tra un serbatoio e l'altro ai rifornimenti sarà di un litro. A Funchal è importante sapere quando lasciare il circuito di attesa, nel caso il vento non ci consenta l'atterraggio. Deve infatti essere considerato, che nell'isola vicina di Porto Santo, il carburante per il nostro aeroplano non è disponibile. A Gerona ci aspetta la prima sorpresa positiva del viaggio: ad attenderci c'è Enrique Sanmarti, direttore generale dell'Aviazione Civile Spagnola, amico di Alfredo, che ci invita nella sua casa di campagna per una simpatica colazione. Maria rivede con piacere Marilò, moglie di Enrique, che trova cordiale come quando l'ha conosciuta. Nel giardino una Seicento e una Mini Minor sono i loro mezzi di trasporto per le vacanze. Assieme anche ai loro figli Maurizio e Jaime, facciamo una tipica colazione catalana con pane e pomodoro, salami di vari tipi, tra i quali uno dolce e ensamadas delle Baleari. Nella casa di Enrique e Marilò ci sono molti oggetti interessanti: una bella collezione di ferri da stiro apprezzata da Maria, mentre Alfredo e Michele notano una vecchia elica sinistrata che fotografano pensando di fare uno scherzo agli amici ai quali è stata promessa una e-mail giornaliera col resoconto del viaggio. Si ritorna all'aeroporto attraversando un territorio dolce di colline con boschi di sughero e pini, alternate a campi coltivati a grano. Decollo per Malaga alle 11.17. Passiamo tra innocui cumuli bianchi che lambiamo con le ali salendo a livello 110. Viaggio tranquillo fino a Malaga dove atterriamo alle 14.48. Da come veniamo accolti ci rendiamo conto che il fatto che Alfredo abbia accennato del viaggio agli amici direttori dell'Aviazione Civile Spagnola e Portoghese, ci riserverà molte piacevoli sorprese. Minimum rest a Malaga, città senza grandi attrattive. La fortezza di Alcazaba ci offrirebbe una splendida vista sulla città, se ci fosse qualcosa di bello da vedere. Visitiamo anche l'antico villaggio di Mijas che sarebbe piacevole se le sue casette bianche non fossero offese dalla trasformazione del paese in un gigantesco emporio per turisti, attraversato da fiumi di macchine tra le quali si aggirano coreografici asinelli bardati con sulla groppa turisti sbracati.

a no limits team expedition...

30.7.2000 - Albenga, l'alba e il volo -

30.7.2000 - Gerona, avvicinamento finale -

- Alfred -

- DC-3, l'elica -

30.7.2000 - Gerona, Enrique e la sua famiglia -

alba in volo
…sapientemente si ritocca di luce l'orizzonte
sfumandola con i colori dell'aurora
e un filo d'ombra rubato dalla notte.
all'improvviso sprizza di gioia il sole
liberato dai lacci dell'oriente
per fare il giorno.
due capriole per salutare il sole,
poi scivoliamo tra sbuffi colorati.
(Maria)

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